Le istituzioni pubbliche e le banche sono gravemente responsabili della crisi climatica. Le conseguenze peggiori sono per i paesi più poveri. È il momento decisivo per invertire la rotta…
In base all’Accordo di Parigi del 2015 le banche avrebbero dovuto smettere di finanziare i settori più inquinanti, a partire dall’industria fossile.
Molti Governi, come quello italiano, si erano impegnati a non finanziare più le fonti fossili con soldi pubblici con gli accordi di Glasgow.
Ma sia le banche che i governi hanno fatto tutt’altro. Da un lato le banche hanno finanziato per circa 4 mila miliardi di dollari negli ultimi 8 anni investimenti in combustibili fossili e agricoltura industriale in Africa, Asia e America Latina. Dall’altro ogni anno oltre 600 miliardi di dollari sono spesi in sussidi pubblici ai settori più inquinanti. Per avere un termine di paragone, è una cifra 3 volte e mezzo superiore a quella che serve per l’istruzione di tutti i bambini dell’Africa Subsahariana.
Con la campagna internazionale #FundOurFuture, chiediamo:
- Che le banche italiane e internazionali, in particolare i 3 gruppi target della campagna #FundOurFuture Citi, HSBC e Barclays, smettano immediatamente di finanziare combustibili fossili e agricoltura industriale, che causano aumento di CO2, deforestazione e violazione dei diritti umani
- Che tutte le banche si dotino di policies adeguate a contrastare i cambiamenti climatici e a tutelare la vita e i diritti umani
- Che i governi smettano di finanziare le fonti fossili e l’agricoltura industriale con soldi pubblici e si impegnino invece a finanziare una transizione giusta verso soluzioni reali come energie rinnovabili e agroecologia
- Che i governi regolino il settore bancario per fermare i finanziamenti a business nocivi