Attualmente Gaza è diventato il posto più pericoloso in cui vivere, più del %% della popolazione è stata uccisa, ferita o risulta dispersa.
Si stima che, dal 7 ottobre oggi, più di 40.000 persone siano state uccise. Circa la metà sono bambini: ne muore uno ogni 10 minuti.
I feriti sono oltre 94.000 e l’attacco deliberato agli ospedali e il blocco dell’accesso alle strutture sanitarie, uniti alla mancanza di letti e forniture mediche, mettono a rischio la vita di circa 50.000 donne in gravidanza e 20.000 neonati. A questo, si aggiunge il fatto che almeno l’85% della popolazione di Gaza è stata sfollata e vive in ripari di fortuna, senza cibo, acqua potabile e vestiti caldi. Lottano ogni giorno per sopravvivere.
È una crisi umanitaria senza precedenti e dobbiamo continuare a intervenire!
Ad oggi, grazie al sostegno di numerosi sostenitori, siamo intervenuti a fianco della popolazione di Gaza. Abbiamo distribuito:
- 195.289 persone raggiunte direttamente con aiuti umanitari a Gaza
- 80.911 persone supportate attraverso la distribuzione di cibo
- 11.500 persone hanno ricevuto articoli non alimentari, kit igienici e vestiti
- 20.000 persone hanno beneficiato di servizi di acqua e igiene, come 60 bagni e docce per donne a Rafah
- 4.150 donne e bambini sono stati supportati attraverso i servizi di protezione a Rafah e Khan Younis
- 70.000 persone hanno beneficiato dei servizi sanitari e medici presso l’ospedale di Al Nuseirat e a Rafah
Abbiamo attivato una linea telefonica a cui le persone possono rivolgersi per ricevere supporto psicologico. E, infine, organizziamo attività ricreative con i bambini che sono sfollati con le loro famiglie.
Ma non possiamo fermarci ora! Dobbiamo raggiungere sempre più persone!